29 Gennaio 2013
VITICOLTURA

E-bacchus non è più obbligatorio e i viticoltori di Vercelli e Biella tirano un sospiro di sollievo.
“Sarebbe stata l’ennesima, inutile complicazione burocratica ai danni delle aziende vinicole. Coldiretti aveva immediatamente segnalato al Ministero le innumerevoli criticità riscontrate e la sostanziale inutilità del nuovo adempimento per i vini confezionati”.
A ripercorrere le tappe della vicenda sono il presidente e il direttore di Coldiretti Vercelli Biella, Paolo Dellarole e Domenico Pautasso: “Coldiretti si è spesa ad ogni livello per evitare l’inutile aggravio alle imprese, lottando anche con un tempo molto ristretto (di fatto, E-bacchus, era già entrato in vigore il 1° gennaio scorso): importante anche l’impegno del nostro delegato regionale al settore vitivinicolo e presidente di Coldiretti Asti, Roberto Cabiale”.

Quindi la svolta: a seguito della richiesta di parere, presentata nei giorni scorsi ai servizi della Commissione Ue dalla Direzione generale per le politiche internazionali e dell’Unione europea del Mipaaf, l’Ispettorato centrale per la repressione frodi (Icqrf) ha emanato una nuova circolare con la quale ritorna sulle proprie decisioni, accogliendo le richieste della Coldiretti.
“Una buona notizia per i produttori di vino delle nostre province, per i quali il nuovo sistema rappresentava un aggravio burocratico del tutto inutile. La nota consente che, nelle more del pronunciamento della Commissione, la compilazione dei documenti di accompagnamento per i prodotti vitivinicoli a Do (denominazione di origine) e Ig (indicazione geografica) confezionati e circolanti all’interno della Ue possa avvenire senza riportare il codice E-bacchus e i riferimenti alla certificazione ottenuta e alla struttura di controllo autorizzata”.
Bisogna ricordare infatti che in Italia è ormai consolidato un sistema oneroso di certificazione e controllo per i vini a Denominazione e Indicazione geografica, che esclude la necessità di ulteriori controlli attraverso i documenti di accompagnamento. Il sistema italiano, la cui entrata in vigore ha già determinato un considerevole aumento dei costi e della burocrazia a carico dei produttori, garantisce la rispondenza quantitativa sulle movimentazioni di carico e scarico dei vini e per le partite imbottigliate la loro più completa tracciabilità.
Il risultato ottenuto è sicuramente importante ma la partita non si può ritenere definitivamente chiusa. L’azione sino ad ora svolta dalla Coldiretti nei confronti del nostro Ministero continuerà adesso sui tavoli di Bruxelles al fine di supportare l’azione intrapresa.
In attesa che il provvedimento sia accolto dalla Commissione Europea, Coldiretti invita i viticoltori che esportano a contattare i loro mediatori all'estero al fine di conoscere in questa fase intermedia dell'attuazione del provvedimento ministeriale, il comportamento dello Stato estero nel quale è destinato il vino.

Erano interessati da E-Bacchus pressochè tutti i vini prodotti sul territorio delle due province, dal Gattinara ed Erbaluce di Caluso Docg al Coste Della Sesia, Lessona, Bramaterra: produzioni che testimoniano una tradizione secolare e che incontrano, oltre al consenso del pubblico, un crescente spazio di mercato anche a livello internazionale.

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