14 Gennaio 2008
VINO

Vino: Privilegiare la qualità per evitare paradossi
Se le vendite all’estero del vino italiano volano oltre i record del 2006, all’interno dei nostri confini nazionali i mercati segnano il passo. I consumi in Italia sono scesi a 49 litri a testa l’anno, il 2,6 % in meno rispetto al 2006. Se si mantiene questo trend, in prossimo futuro, si può ipotizzare un vino italiano destinato prevalentemente a Paesi con una più forte espansione economica, lasciando alle nostre tavole bottiglie prodotte da nazioni emergenti che, sfruttando il vantaggio competitivo delle loro monete deboli ed i loro minori costi, potranno dilagare sui nostri mercati. Un “paradosso italiano”, questo, legato anche al super-euro che favorisce l’import.
E’ una situazione paradossale – commenta Domenico Pautasso Direttore Coldiretti Vercelli-Biella – nella quale le nostre aziende o alzano i prezzi, perdendo quote di mercato, o mantengono inalterati i prezzi in attesa di tempi migliori. Una risposta a questo quesito può arrivare dall’impegno costante profuso dalla nostra Federazione Interprovinciale a difesa del Made in Italy e della qualità dei nostri prodotti. Occorre puntare molto sull’innovazione. La leva del prezzo può funzionare, ma solo per brevi periodi. In tempi lunghi un’impresa deve lavorare sempre pensando al futuro. Il fatto che, nel recente passato, molti hanno pensato al vino come a un prodotto che si vende da solo, deve trovare nuovi punti di contatto con una realtà diversa.”

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