11 Marzo 2011
Sull’utilizzo di fitofarmaci ed insetticidi in agricoltura

In merito al dibattito sollevato negli ultimi mesi, relativamente all’utilizzo dei prodotti chimici in agricoltura, Coldiretti Vercelli-Biella desidera esprimere alcune considerazioni, fornendo anche eventuali spunti di discussione.
Innanzitutto siamo perfettamente consapevoli che i prodotti chimici che utilizziamo siano da impiegarsi secondo una metodologia severamente rigorosa, tant’è che come organizzazione informiamo annualmente la nostra base associativa circa il corretto uso.
Vorremmo però, partendo proprio da tale concetto, ricondurre il dibattito verso un dialogo trasparente e meno conflittuale. Gli imprenditori agricoli sono i primi a venire a contatto con questi prodotti, e pertanto i primi ad adottare tutte le avvertenze del caso. Inoltre, i prodotti utilizzati sono prodotti autorizzati dal Ministero della Salute, il quale ne determina, oltre ai principi attivi, le quantità utilizzabili, il numero di trattamenti ammessi ed i periodi di utilizzo.
Pertanto ci appare strano che si criminalizzi esclusivamente il mondo agricolo (il quale segue rigorose regole dettate dagli organismi preposti), senza fare accenno né alle aziende chimiche produttrici, né agli enti che ne autorizzano e regolamentano l’utilizzo.
Siamo pronti ad intervenire in maniera costruttiva sull’argomento, ma lo vogliamo fare in modo non strumentale e non emotivo, su dati certi ed inequivocabili.
Essendo i primi utilizzatori di fitofarmaci e di insetticidi, inoltre, gli agricoltori sono di fatto il primo anello della catena. Se venisse accertata la reale dannosità di tali prodotti, saremo i primi a costituirci parte civile in un eventuale processo nei confronti del Ministero della Salute (che ne ha consentito l’utilizzo) e delle multinazionali produttrici. Saremo inoltre disponibili ad attuare la monda a mano, creando anche migliaia di posti di lavoro in più, ma su questo aspetto deve essere anche il consumatore finale a supportarci e a seguirci, perché sarebbe inevitabile l’incremento dei costi e di conseguenza il prezzo allo scaffale.
Desideriamo infine sottolineare come, negli ultimi 15 anni, l’innovazione tecnologica abbia profondamente modificato le modalità di utilizzo dei prodotti chimici. Oggi se ne usano sempre meno e si usano meglio, limitandosi ad utilizzi mirati solo nei casi in cui ciò si renda strettamente necessario.
Coldiretti ha sempre sostenuto i principi dell’origine e della salubrità dei prodotti agricoli: è questo a cui tende il progetto di “Una filiera agricola tutta italiana” varato due anni fa. Ribadiamo inoltre il nostro fermo impegno per una futura Politica Agricola Comunitaria che tenga conto in prima istanza della qualità dell’ambiente, e che Coldiretti non difende le singole scelte imprenditoriali che si dimostrino indifendibili.

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