16 Gennaio 2013
Pagamento dei premi Pac

Arpea sospende una quota importante di contributi agli agricoltori di Vercelli e Biella: un fatto che il presidente di Coldiretti  Vercelli-Biella Paolo Dellarole non esita a definire “inaccettabile, in quanto si parla di svariate decine di milioni di euro, numeri che fanno rabbrividire e temere per il futuro stesso delle imprese, alle quali è stato finora corrisposto solo poco più del 50% dei premi relativi alla Domanda Unica Pac.
Per i risicoltori in particolare la situazione rischia di essere drammatica, in quanto questo problema si aggiunge ad una situazione di mercato stagnante, con prezzi che mettono a rischio l’operatività delle imprese. Questo potrebbe essere il colpo di grazia”.
Dellarole si dice “preoccupato per i possibili contraccolpi sulle imprese e allibito per la motivazione addotta, ovvero le presunte divergenze sulla fotointerpretazione delle gissature, ovvero le foto aeree con cui vengono verificate le rispondenze sull’ettarato dichiarato al fine dei premi comunitari per l’integrazione al reddito”.
Fotointerpretazioni che mettono  in dubbio le superfici eleggibili  (anche per divergenze di poche centinaia di metri quadrati) e che, in attesa di nuovi “refresh”, provocano come conseguenza il blocco degli stessi premi Pac (Politica Agricola Comune).
Aggiunge Domenico Pautasso, direttore interprovinciale di Coldiretti: “Le contestazioni non risparmiano nessun ambito colturale del territorio: si va dalla risicoltura, già alle prese con una preoccupante stagnazione dei prezzi di mercato, ai pascoli alpini, simbolo di un’agricoltura montana che presidia il territorio e per la quale i premi Pac sono una vera ancora di salvezza”.

“Il caso è abbastanza complesso” dice il responsabile dei Centri Assistenza Agricola della Coldiretti interprovinciale Lorenzo Rolando.
“Com’è noto, Bruxelles richiede agli Stati membri la revisione periodica delle situazioni catastali gissando con nuove fotografie aeree ad alta definizione le superfici agricole richieste a premio, confrontando poi i rilevamenti con i reticoli catastali. Ciò è avvenuto la scorsa estate.
Secondo l’Unione Europea, questa comparazione ha prodotto scostamenti tali da ridurre notevolmente i pagamenti (nel caso che lo scostamento sia fra il 3% al 20%), e in molti altri casi a bloccare addirittura gli stessi (ciò se le discordanze sull’ettarato aziendale risultano superiori al 20%).  Va detto che è purtroppo semplice incorrere in tali discordanze, per una serie di fattori e non ultimo per le difficoltà nella sovrapposizione delle foto con i reticoli catastali: basti pensare che sono interessate da queste discordanze oltre 27.000 particelle”.
La situazione è ancora più drammatica per i risicoltori, “in quanto il mancato pagamento di parte delle erogazioni (ex premio accoppiato) è dovuto al fatto che la predisposizione dei primi tre Decreti di pagamento è avvenuto il giorno prima che Agea unificasse  i due titoli, ordinario e provvisorio (ex accoppiato)”.
Proseguono intanto i contatti con Arpea (agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura), Coldiretti chiede che “si giunga entro breve ad una definizione del problema e allo sblocco dei pagamenti quantomeno per l’interezza delle aree accertate ad uso agricolo. Il rischio è quello di un autentico tracollo economico delle imprese, già alle prese con una congiuntura pesante”.

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