30 Gennaio 2012
L’invaso in Valsessera è un’opera necessaria

Sul tema dell’ampliamento dell’invaso in Valsessera, Coldiretti di Vercelli e Biella ribadisce con fermezza la propria opinione favorevole alla realizzazione, e ribadisce che tale progetto non va visto solo come un intervento a favore della risicoltura biellese e vercellese, ma deve essere caratterizzato e realizzato in funzione del bene collettivo.
La posizione di Coldiretti, coerente e già sostenuta in passato, deriva dalla considerazione che le attuali risorse idriche vengono da più parti definite insufficienti in relazione alla superficie attualmente coltivata; se a ciò si aggiunge la necessità di garantire il deflusso minimo vitale dei fiumi nonché le riserve di acque potabili, è fondato il rischio di una forte carenza idrica nei casi di annate siccitose (e quest’anno si prevede che lo sarà, nonostante le recenti precipitazioni nevose). Ma il fine non è solo quello di garantire la fornitura di acqua alle risaie, bensì l’approvvigionamento idrico all’intera collettività, considerando ugualmente importanti le coltivazioni, la produzione di energia, il deflusso minimo vitale, le esigenze di protezione civile. Infatti, occorre rimarcare che la realizzazione di nuove infrastrutture porterebbe benefici all’intero complesso irriguo biellese e vercellese, garantirebbe un sistema idro-potabile moderno e con costi ridotti, e garantirebbe la produzione di energia elettrica. Consentirebbe inoltre di eliminare i pozzi (stimati in circa 330) attualmente in uso presso Comuni e cascine, contribuendo così all’innalzamento della falda sotterranea e all’abbattimento dei costi energetici per il sollevamento. Inoltre, potrebbero attivarsi opere di recupero completo di edifici ed alpeggi da destinarsi all’utilizzo pubblico o turistico.
In merito proprio alla produzione di energia, l’esito del referendum abrogativo dello scorso 2011 ha impedito la costruzione di centrali nucleari in Italia: la produzione di energia attraverso centrali idroelettriche dovrà essere necessariamente potenziata.
Ma occorre fare presto. “Sappiamo che - dichiara il Direttore della Coldiretti di Vercelli e Biella, Domenico Pautasso - il progetto ha tempi di realizzazione stimabili in 10 / 15 anni. Se già ora è dimostrata la carenza idrica del territorio, possiamo immaginarne le conseguenze e gli sviluppi lungo tutto il corso degli anni durante i quali si attenderà la conclusione dell’opera. È inoltre importante chiarire che, in termini di copertura finanziaria, l’impatto economico è comunque da ripartire sulla durata di realizzazione dell’infrastruttura.”
Per tutta questa serie di motivi, Coldiretti Vercelli e Biella chiede alle istituzioni locali e nazionali un confronto serio e responsabile per fare il punto della situazione “e per chiarire definitivamente alle popolazioni locali - conclude il Presidente Paolo Dellarole - che senza interventi sulle infrastrutture idriche (e su questo tema, tra essi rientra anche la manutenzione e l’ammodernamento del Canale Cavour) non ci sarà futuro per l’economia del nostro territorio.”

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