4 Gennaio 2008
COLDIRETTI

Libertà di opinione ma nel rispetto dei fatti: Il delegato Confederale Massimo Gargano risponde alle polemiche post-commissariamento
La primavera scorsa c’era inquietudine per la sorte della Federazione Interprovinciale e si guardava con qualche apprensione nei confronti degli avvenimenti futuri nella vita organizzativa e sociale della Federazione. Vi è stata evidentemente una ragione se in Col- diretti si è presa la decisione, da parte di un gran numero di consiglieri equamente distribuiti tra Vercelli e Biella, che ha portato alle loro dimissioni e alla conseguente sfiducia della Presidenza Interprovinciale.
Una sfiducia che, nei suoi aspetti fondamentali, non è sorta dal caso, dall’improvvisazione, da uno stato passeggero di necessità, ma da un processo interno che ha interessato equamente tutte le zone territoriali delle province di Vercelli e Biella.
Chi affermasse il contrario, mancherebbe al suo dovere, ingannerebbe se stesso ed ingannerebbe i cittadini vercellesi e biellesi, perché questa non è, allo stato attuale delle cose, la realtà dei fatti e dei conseguenti atti.
Il dibattito confederale che ha portato al Commissariamento della Federazione Interprovinciale si è svolto in piena trasparenza con un risultato ed un consenso unanime, peraltro limitandosi ad attuare le regole dettate dallo Statuto Coldiretti, che, grazie ad esso, ha sempre visto la nostra Organizzazione nazionale all’avanguardia nella propria maturità democratica.
La prospettata richiesta di revoca della delibera di Commissionamento adottata dalla Giunta Nazionale, rappresenterebbe quindi, un tentativo di imporre una nuova situazione, un tentativo che va letto come uno stravolgimento delle regole democratiche. La qualifica di delegato Confederale mi conferisce la piena, unica e totale responsabilità su Giunta e Consiglio Interprovinciale, da esercitare con grande equilibrio, ma da esercitare.
In questa ottica mi preoccupo del dovere che mi attende e di quello che devo, in coscienza, fare per la Federazione e per le imprese socie.
D’altronde mi pare di poter affermare che la maggioranza degli imprenditori agricoli e dei cittadini delle nostre due province è rimasta indifferente alle provocazioni ed alle esagerazioni.
Questa è una tranquillità preziosa, perché fa sperare che si possa difendere la coscienza dei coltivatori da una seduzione pericolosa come quella di credere che con un colpo di bacchetta magica si sciolgono tutti i problemi.
Le polemiche rimbalzate in questi giorni su presunte rivendicazioni di autonomie provinciali, all’interno della Federazione, sono infatti fuor di luogo, non serie.
Sono sicuro che di qui a poco tempo riusciremo a rimettere al centro del lavoro e del dibattito le nostre imprese ed anzi a proiettarle verso traguardi più ambiziosi.
Contribuire a questi primi risultati rappresenta, per me motivo di soddisfazione e deve essere, per tutti gli associati e per Vercelli e Biella, motivo di fiducia in una Coldiretti che rilancia così, la forza di impulso e la propria determinazione verso l’attuazione del progetto di rigenerazione dell’agricoltura. 
Siamo al lavoro per applicare subito il nostro programma, nella certezza che esso è aderente alle esigenze  delle imprese associate ed al loro obiettivo di una nuova stagione di protagonismo economico e sociale.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi