4 Marzo 2014
PAC

“È positiva la scelta di Arpea, che lo scorso 26 febbraio ha emanato un decreto per consentire il pagamento di una parte di Domande Uniche Pac 2013”. Lo affermano Paolo Dellarole e Marco Chiesa, presidente e direttore di Coldietti Vercelli-Biella, precisando che “è altrettanto positivo il fatto che si sia cominciato ad erogare i pagamenti anche a quelle aziende che avevano contratti di affitto terreni con enti pubblici il cui fascicolo era sotto controllo da parte di Arpea, i cosiddetti ‘annessi 6’”.

Il problema, sollevato nei giorni scorsi da Coldiretti, registra dunque un primo giro di boa positivo: le casistiche per cui il pagamento è stato sbloccato riguarda, peraltro, discordanze di superfici esigue: “in pratica, se le superfici contestate e oggetto di controllo non superano il 20% del premio Pac, viene sbloccato l’80% del pagamento”.
“Ora attendiamo che sia dato seguito anche ai pagamenti per i cosiddetti ‘annessi 5’, riguardanti i casi contratti di affitto il cui proprietario è deceduto a contratto in corso: parimenti, auspichiamo lo stesso metodo di sblocco ‘in percentuale’ anche per quei fascicoli il cui controllo è stato demandato alla Gdf: pratiche per cui si prevedono tempistiche più lunghe, dovute alla mole di lavoro che tali controlli richiedono”.
Il presidente Dellarole tiene a precisare che “con il fascicolo aziendale bloccato, non è nemmeno possibile eseguire il trasferimento di titoli e terreni, peraltro in un anno fondamentale come il 2014 (di transizione verso la nuova Pac), con il rischio di compromettere l'economia delle imprese in questione fino al 2020. Il rischio è di avere, in questo modo, ‘aziende di serie A’ ed aziende di serie B. Ribadisco che non è interesse di nessuno di noi ricercare la ‘colpa di qualcuno’: cerchiamo solo, ed è nostro compito, di risolvere i problemi dei nostri associati”.

In tutto il Piemonte, le pratiche bloccate sono state 5.000 a fronte di 40.000 totale: di queste, 35.000 sono andate regolarmente in pagamento.

 “Da sempre, Coldiretti ha sostenuto e chiesto con fermezza che non si bloccasse il pagamento dell’intera domanda in attesa di verifiche spesso solamente formali, che vanno a compromettere l’erogazione delle spettanze alle imprese agricole.
Di questi tempi, poi, la liquidità che arriva alle imprese agricole con la Pac è determinante e molto importante per far fronte alle spese di gestione delle imprese agricola. Bloccando queste entrate alle imprese si blocca anche tutto l'indotto e si va a fermare parte dell’economia di più province: dove ci sono fornitori che aspettano di essere pagati da mesi e che non ricevono ordinativi di mezzi tecnici per la prossima annata agraria, consorzi irrigui e di difesa grandine che si vedranno bollette non pagate… quasi tutti gli agricoltori coinvolti non saranno in grado di far fronte a queste spese nemmeno se decidessero di svendere sul mercato tutto il loro raccolto”.

Nell’apprezzare l’importante passo fatto, Coldiretti ribadisce la propria “disponibilità a proseguire il confronto nella massima trasparenza affinché tutte le imprese che hanno diritto a ricevere i pagamenti possano sostenere le loro richieste legittime in tutte le sedi opportune”.

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